"La difficoltà della musica ambient è sempre stata quella di cercare i creare un clima e un panorama più o meno specifici senza però imporre i propri suoni ad un’attenzione troppo concentrata; dai tempi di Satie e della “musica da riempimento” il problema era quello di trovare pochi temi senza complicarli molto ma senza nemmeno renderli pesanti e ripetitivi. Igor Longhi, seguendo Satie, ma forse ancora di più Einaudi e Allevi (e i compositori di colonne sonore quali Tiersen e Desplat), cerca e trova dei temi semplici e li infioretta con eleganti passaggi arpeggiati creando un tessuto sonoro non sempre completo e coerente ma comunque delicato e istintivo, provando ad esprimere emozioni basilari con la forza espressiva di un bambino."